Cultura
Leggete prima, dopo non cè tempo
I libri che una coppia ha letto nellattesa. Ma la meraviglia resta...
di Redazione
di Andrea Mongilardi
«Leggi, leggi», mi rispose ironico Enric quando gli raccontavo che ingannavamo l?attesa leggendo libri. Lui era tornato da poco dall?Ucraina con suo figlio Max, tre anni. Pensai fosse il classico sfottò, ma quando l?ho visto con Max ho capito che era molto di più: l?impatto con la più bella, forte e intensa emozione che ti sia mai capitata nella vita è così forte che nessuna lettura potrà mai lontanamente fartelo immaginare. «Avere un figlio è essere sempre innamorati», mi ha detto Enric. Quando è arrivato il mio turno ho capito quanto avesse ragione.
Leggere prima, però, serve. Per ingannare l?attesa, per prepararti a un evento ?rivoluzionario? e perché quando arrivano i figli non c?è più tempo per leggere e bisogna aver chiaro cosa fare e cosa non fare, specie all?inizio. Ci è piaciuto (il pluralia più che maiestatis è… coniugalis) Abbiamo adottato un bambino di Anna Genni Miliotti (Franco Angeli, 1999) perché dà una serie di consigli pratici, scritti in modo semplice e piacevole, su come prepararsi all?arrivo dei figli, su come ?funziona? l?incontro e su come difendersi da luoghi comuni, curiosità invadenti e parenti troppo affettuosi.
Inventare una favola per raccontare ai propri figli la storia dell?adozione è tra i compiti più delicati che attendono i neogenitori adottivi: Cavalcando l?arcobaleno (a cura di Simona Giorgi, Edizioni Magi, 2003), raccolta di fiabe scritte dai genitori per i propri figli, vi farà commuovere e sarà utile quando toccherà a voi.
Ma il libro che noi teniamo sul comodino è Sono mai stato nella tua pancia? di Masal Pas Bagdadi (Esi, 1997): profondo e semplice, 50% cuore e 50% psicologia, ricco di rassicurazioni e consigli su come dare il meglio ai propri figli. Prezioso perché prende in esame tutte le fasce d?età e tutti i passaggi, da 0 a 13 anni.
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